Sterilizzare vuol dire rispettare, amare, proteggere.

Faccio parte di quella nicchia di allevatori che è poco propensa a cedere i propri gatti per fini riproduttivi. Allevare non è accoppiare un bel maschio e una bella femmina per vedere nascere bellissimi cuccioli e venderli, allevare è prima di ogni cosa responsabilità.

Il mio passato da piccola gattara mi ha sempre fatto riflettere su quanto fosse giusto far nascere dei cuccioli consapevolmente. Le richieste di aiuto da parte dei volontari sono innumerevoli, il randagismo è ancora un fenomeno con numeri paurosi, i gatti e i cani costretti nei rifugi a vita sono sempre troppi e sono sempre il frutto di gesti irresponsabili da parte dell’essere umano. Ci sono stati giorni in cui mi sono sentita fortemente in errore nel voler portare avanti questo progetto di allevamento. Poi nel leggere una discussione che trattava proprio questo argomento la mia attenzione venne catturata da un commento che racchiudeva in poche parole il pensiero che non riuscivo ad esprimere: L’ALLEVAMENTO DANNEGGIA E FAVORISCE IL RANDAGISMO SOLO QUANDO E’ INDISCRIMINATO E NON SELETTIVO”.

La sterilizzazione precoce o prepubere, che già attuavo perchè mi era stata data come clausola contrattuale dagli allevatori che mi hanno ceduto i miei primi gatti, mi aiutava in questo senso in modo ineccepibile ed è diventata nel corso degli anni uno dei capisaldi fermi del mio codice etico.

Sterilizzo precocemente perchè?

  1. Non ci sono controindicazioni mediche nel farlo (ne parlerò in modo più specifico in questo articolo): non farei mai nulla volontariamente che possa nuocere ai miei gatti, li amo profondamente e tutte le mie azioni sono volte al loro benessere fisico e psicologico. Inoltre cosa ci guadagnerei a cedere gatti cagionevoli se non una pessima nomea?
  2. Mi permette di proteggere il mio gatto da allevatori improvvisati senza alcuna conoscenza in ambito felino, da persone che credono di arrotondare lo stipendio alla fine del mese, da quelli che se il gatto marca ovunque lo chiudono in uno scantinato o in una gabbia, da quelli che con la scusa del “desiderio materno felino” fanno figliare le gatte di continuo , da altri che pensano che le gatte facciano tutto da sole etc…etc…. Ricevo continuamente telefonate da parte di persone che nascondono i loro reali obbiettivi ; alcune ti propongono addirittura di truffare altri allevatori pensando di farti l’offerta del secolo, altre ancora non si fanno scrupoli nemmeno davanti a firme su contratti o scritture.
  3. Mi da la certezza che il lavoro di selezione, che va dalla salute alle linee di sangue, dal temperamento alla bellezza, venga preservato. Non ho piacere che i miei gatti vengano fatti accoppiare in modo indiscriminato con i primi Thai che si trovano sugli annunci on line, come non ho piacere che vengano accoppiati con gatti di allevatori di cui non condivido il progetto allevatoriale o etico.
  4. E’ un atto dovuto nei confronti di chi adotta un gatto accompagnato da un obbligo contrattuale di sterilizzazione (come fa giustamente la maggior parte degli allevatori). Se a causa di quell’obbligo il genitore umano a cui ho affidato il cucciolo perdesse il suo gatto? O contraesse qualche malattia? O non tornasse ad essere il gatto di prima? O l’intervento chirurgico non venga eseguito nel migliore dei modi? Preferisco far eseguire l’operazione dai veterinari che conosco, preferisco seguire i miei cuccioli nei giorni a venire, preferisco avere l’ulteriore onere economico dell’intervento chirurgico e delle cure oltre l’eventuale carico emotivo in caso di esiti negativi, anche se rarissimi.
  5. Perché questa pratica sia sempre più conosciuta e utilizzata e diventi un’arma contro il randagismo: quante cucciolate indesiderate si potrebbero evitare se tutti i gatti non facenti parte di un progetto di salvaguardia venissero affidati già castrati o sterilizzati nei tempi giusti? Purtroppo molti veterinari sono ancora legati a metodologie obsolete; la femmina deve fare almeno un calore, deve avere almeno una cucciolata, il maschio deve cominciare a marcare. Aggiungete a questo tutte quelle persone che vedono ancora la sterilizzazione come un atto di violenza, come privazione di maternità o virilità, che sono convinte sia giusto fare uscire i gatti senza alcun controllo perchè fa parte della loro natura. Tutti questi preconcetti fanno si che nascano un numero assurdo di cuccioli non voluti che verranno inevitabilmente abbandonati, maltrattati o uccisi.

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